Voi che siete nati nelle citta' illustri, nelle possenti citta' industriali, nelle sterminate metropoli, voi non sapete la dolcezza, l' orgoglio, il privilegio di essere "paesani".
Voi non sapete come sia fatto l' amore per il paese dove si e' nati e cresciuti, perche' la citta' natia, anche piccola, e' sempre troppo grande e il paese, il borgo, il villaggio, il "paesello" s' ama casa per casa, gronda per gronda, sasso per sasso, direi anche viso per viso.
Voi non sapete che cosa sia possedere il proprio luogo d' origine, perche' le vostre strade, le vostre piazze, i vostri crocicchi, son sempre di tutti, anche di chi arriva dalla stazione in questo momento, mentre il paese e' proprio nostro, di noi che ci viviamo...Voi non sapete che cosa sia il mutarsi del cielo, l' avvicendarsi delle stagioni, l' arrivo e la partenza delle rondini, il passaggio del postino amico di tutti...